La mente intuitiva è un dono sacro, e la mente razionale è un fedele servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono… Albert Einstein

L’ora presente è grave.

Non siamo esseri umani su un viaggio spirituale, siamo esseri spirituali su un viaggio umano.

 

 

La mente intuitiva è un dono sacro, e la mente razionale è un fedele servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono… Albert Einstein

 

 

Oggi esco orgogliosamente dai binari prestabiliti. Métissage Sangue Misto non è solo “diversità”, identità, meticciato e appartenenza. E’ anche tutto il resto. Tutto ciò che contraddistingue ogni essere umano, il contesto in cui vive ed il suo futuro. Métissage è attenzione verso la vita nel suo insieme, ma anche verso i Maestri che ci hanno preceduti: coloro che ci hanno lasciato un patrimonio di pensieri, riflessioni e stimoli per affrontare, ognuno nel suo piccolo, le nostre innumerevoli miserie.

 

Chi mi conosce sa quanto eclettica io sia e quanto non ami fossilizzarmi su un unico binario, dal momento che ho la possibilità di aprirmi alla moltitudine di questa e altre dimensioni, fintanto la mia limitatezza non dia il suo perentorio segnale di “time-over”.

 

 

Oggi ho voglia di parlare di futuro. Di possibile futuro, poiché quello certo non lo conoscono nemmeno gli dei!

 

 

Abbiamo tutti una morbosa curiosità che spesso sconfina nel patologico quando parliamo di futuro o di profezie. Siamo bulimici nel voler conoscere ciò che deve avvenire, e spesso ci rimettiamo nella mani di “profeti” e santoni di turno poco attendibili invece di affrontare il destino che si manifesta, principalmente, a causa delle conseguenze delle nostre azioni. Destino un tanto al chilo.

 

 

Eppure a tutti sfugge la vera natura del nostro possibile futuro: la follia ormai divenuta pandemica e che si traduce in una rinuncia generalizzata alla ragione, alla semplice capacità di dubitare di messaggi che ci arrivano da ogni angolo  e di analizzare le contraddizioni e le incoerenze della narrazione degli avvenimenti che, quotidianamente, ci vengono propinati. Il sonno della ragione globalizzato.

 

 

 

Non posso che richiamare al nostro presente uno dei maestri, intimo spiritualista, con cui ho condiviso parte della mia adolescenza nella ricerca di una qualche forma di realtà che sapevo esisteva, ma che faticavo a cogliere nella sua pienezza. Mi riferisco a Massimo Scaligero, filosofo, giornalista, esoterista, antroposofo ed esponente del cosiddetto “razzismo spirituale” elaborato in Italia durante il fascismo, a cui ho letteralmente rubato l’appellativo di “apolitica per temperamento”, dal momento che ho sempre lottato per preservare la mia visione del mondo nell’idea che ho di libertà di pensiero e di azione, respingendo, con forza inverosimile, qualsiasi categoria in cui le persone, ancora oggi, tentano di recludermi: categorie, incluse quelle sulla mia identità razziale e culturale che aborro, non per debito di lealtà e di verità, ma, semplicemente, perché non mi hanno mai contenuta, né mi hanno mai impedito di essere quello che realmente volevo. In lui ho ritrovato descritto quanto la mia anima, già allora,  sperimentava spontaneamente.

 

 

Ciò che già allora destò la mia curiosità ed il mio interesse (al di là della mia passione per tutto ciò che ruotava attorno al pianeta letterario/filosofico distopico)  fu la sua capacità di raccontare un possibile futuro nemmeno tanto futuribile, dal momento che era già percepibile a chiunque avesse una minima abilità percettiva della realtà e potesse cogliere i segnali inequivocabili di quello che lui chiamava il male del secolo a venire”, la follia pandemica, appunto.

 

 

 

 

Scaligero, nel suo libro “Iniziazione e Tradizione”, previde, quella che chiamò “la terza prova” (intendendo quella che sarebbe arrivato dopo le due prove relative ai due conflitti mondiali) – che si sarebbe manifestata “come segreta angoscia, come segreta paura, come senso d’inutilità e senso di impotenza”. Una prova da cui dipenderebbe il futuro dell’umanità nel suo insieme. Tuonò la  sua profeticaL’ora presente è graveprevedendoeventi che possono essere gravemente distruttivi per l’uomo o preludere a una rinascita nel segno dello Spirito”. E quella “rinascita nel segno dello spirito” è riposto nelle mani di esseri liberi e consapevoli che “non perdano più un minuto di tempo”.

 

 

Ecco! Oggi abbiamo dinnanzi un quadro nemmeno tanto sorprendente di questa profezia. Se facciamo lo sforzo di guardarci attorno ci accorgiamo di quanti esseri sono terrorizzati nel vedere ciò che sono. Si nascondono sotto una parvenza di persone buone, soccorrevoli, generosi, altruisti ….. e invece no, non lo sono. E questa contraddizione con la loro vera profondità, si traduce, inevitabilmente, con una spinta verso il limite della disperazione, che talvolta si manifesta in un’esperienza tragica, un’esperienza in cui sentono che non ci sono più forze umane che possano aiutare il loro dolore. Questa disperazione nasce dal fatto che non hanno compiuto il lavoro su di sé, quell’operazione che permetta loro di compiere il passaggio dall’anima razionale antica all’anima cosciente. 

 

 

 

A questo punto sono obbligati a guardarsi dentro ed a permettere che si verifichi l’esperienza spirituale necessaria affinché possano conoscere che cosa in loro sia il male da superare e da trasformare. Perché, si sa, il mondo spirituale ha bisogno di quelle forze che scaturiscono attraverso il dolore e l’oscurità per poterci aiutare a vedere la luce. Il mondo spirituale aiuta l’uomo ma ha bisogno del concorso dell’uomo, ha bisogno dell’uomo libero, dell’uomo che dia il proprio sacrificio mediante un atto interiore libero. E’ questa azione libera dei veri sperimentatori dello spirito che da modo alle entità spirituali di impossessarsi di questo succo spirituale umano per convertirlo in potenza di destino, perché l’uomo non cada, non crolli.

 

 

 

Naturalmente è richiesto un grande coraggio di visione ed una grande consapevolezza delle proprie capacità. La salvezza dell’umanità passa, dunque, attraverso questi “uomini liberi”, questi veri sperimentatori dello spirito, che hanno il compito di risvegliarsi dal torpore in cui sono immersi e che, attraverso un azione libera,  hanno la responsabilità di liberare l’umanità dal destino distopico fatta di distruzioni e cataclismi.

 

 

 

Métissage Team

 

 

 

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